Cos'è iCloud Drive e perché probabilmente non vi serve

Se vi state domando cos'è iCloud Drive e come potrebbe tornarvi utile, ve lo diciamo subito: probabilmente non ne avrete mai bisogno. È una feature costosa e complessa, realmente necessaria solo a uno specifico gruppo di utenti. Per l'utente comune esiste di meglio.
iCloud Drive è lo spazio su iCloud che Apple mette a disposizione degli utenti per archiviare tutti i loro file. Tutto quel che viene copiato su questo spazio è poi disponibile anche
sugli altri dispositivi mobili e computer dell'utente: è sufficiente configurarli con lo stesso ID Apple.

Per attivare iCloud Drive su iOS, bisogna aprire Impostazioni > [Nome Cognome] > iCloud e accendere l'interruttore di iCloud Drive. Su Mac, invece, occorre aprire Preferenze di Sistema > iCloud e spuntare la voce iCloud Drive; in quest'ultimo caso, tuttavia, c'è anche il pulsante Opzioni che consente di attivare alcune funzionalità speciali:
- Spunta su Cartelle Documenti e Scrivania: Se spuntate questa opzione, tutti i file presenti su Documenti e Scrivania saranno automaticamente copiati su iCloud; ogni volta che create o modificate un documento in una di queste cartelle, tali modifiche saranno replicate anche su iPhone, iPad e qualunque altro dispositivo possedete, a patto che sia configurato col vostro account iCloud. La comodità sta nel fatto che potete iniziare a buttare giù del testo su Page su Mac, e proseguire su iPad mentre siete sul treno per l'ufficio; infine, potete modificare al volo su iPhone un errore di cui vi accorgete, prima della stampa del documento.
- Singole App: Nell'elenco che segue, potete revocare in ogni momento i privilegi di accesso delle applicazioni ad iCloud Drive. Se non vi serve che una determinata app salvi i propri dati sul Cloud, potete evitare che ciò accada.
- Ottimizza l'archiviazione Mac: di default, il sistema tiene una copia su Mac di tutti i dati contenuti su iCloud; se però lo spazio scarseggia, i file più vecchi vengono cancellati dalla memoria interna, e scaricati da iCloud ogni volta che serve. Ciò permette di mantenere tutti i file che si desidera, senza dover sacrificare spazio sul Mac.
E questi erano i Pro. Ora vediamo i contro. Ogni bit di dati che copiate su iCloud ha un costo. Esauriti i risicati 5GB che Apple dà ad ogni utente, occorre rinunciare ad iCloud oppure mettere mano al portafogli con un abbonamento a pagamento. Il prezzo varia a seconda della quantità di spazio che vi serve, da 99 centesimi/mese per 50GB a 9,99€/mese per 2TB. Ma il problema è a monte: su iCloud finiscono anche la libreria di Foto, e i backup di iPhone e iPad; in questo modo, 50GB si saturano presto, costringendovi così ad un abbonamento ancora più costoso.
Altra fregatura. I dati conservati su iCloud sono accessibili esclusivamente attraverso dispositivi e computer Apple. L'unica eccezione è per i documenti Pages, Numbers e Keynote, accessibili e modificabili via browser anche su PC Windows. Per il resto, siete in una prigione dorata. Il che, intendiamoci, può anche andar bene, ma in una famiglia con più dispositivi -e magari qualche Android- questo può rappresentare un problema.
Altra limitazione: i dati sono accessibili esclusivamente dalle app che li generano, poiché non esiste un equivalente del Finder su iPhone; inoltre, non saranno accessibili neppure da altri utenti, se non utilizzando le impostazioni di condivisione (che però vanno attivate a mano file per file, e solo su determinate app). Insomma, per chi ha bisogno di condividere dei dati facilmente sul Cloud tra i propri familiari o tra dispositivi eterogenei, molto meglio ricorrere a servizi come Dropbox. Che tra l'altro regalano pure molto più spazio gratuiti dei micragnosi 5GB di Apple.
Ma c'è ancora un altro problema. iCloud Drive utilizza pesantemente la connessione Internet: senza di essa, niente accesso ai file più recenti. E soprattutto, serve una banda adeguata, almeno una fibra 100, in particolare per il caricamento online. Pensare di utilizzare iCloud Drive con una ADSL da 8 Mbit o una connessione mobile è pure follia.
Insomma, la feature serve solo a grafici, professionisti e utenti avanzati con esigenze specifiche e senza limite di budget. Tutti gli altri faranno meglio a disattivare iCloud Drive.