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macOS High Sierra Problemi: i motivi per cui lo ODIO (Aggiornato)

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Per gli utenti Apple, ogni importante aggiornamento di macOS è come Natale: una festa che porta in regalo migliaia di piccole e grandi novità. Con i problemi di High Sierra, però, l'incanto si è spezzato. Fino al punto di detestarlo.

Diciamolo subito, onde evitare incomprensioni. Amo il mio Mac, e mi trovo a mio agio con le sue app, i suoi servizi e non passerei a Windows neppure se fosse l'unico sistema operativo al mondo (nell'improbabile eventualità, tornerei al pallottoliere). Ciò detto, macOS High Sierra è un coacervo di bug, un colabrodo di scocciature, ed è il primo OS Apple a farmi rimpiangere il suo predecessore. E vi spiego anche perché.

Tanti Piccoli Problemi



Elencare tutti i piccoli malfunzionamenti di High Sierra sarebbe un lavoro improbo, e probabilmente ognuno vive un'esperienza diversa. Queste sono le cosette che mi hanno dato più fastidio negli ultimi mesi:

  • Siri si blocca: Di tanto in tanto, senza alcuna ragione apparente, Siri "non riesce a sentirti" e l'unico modo di rimetterla in funzione è riavviando il sottosistema audio con un ingegnoso comando che vi abbiamo consigliato tempo addietro.
  • Apple Remote: Il telecomandino Apple abbinato al Mac mini che fa da media-center in salotto ogni tanto va in 🐮 e smette di funzionare per decine di minuti. Poi, per qualche ragione, torna ad andare di nuovo come niente fosse.
  • Controllo Remoto: Il controllo remoto di un Mac aggiornato a High Sierra funziona bene da altri computer, ma da iPad spesso non si riesce a muovere il mouse. Talvolta va, talvolta no, in base all'umore o al tempo probabilmente.
  • Bug Administrator: A tutt'oggi non è chiaro se si tratti di un bug o di una feature, ma tant'è. Di tanto in tanto, dopo lo standby, il Mac si riapre con un utente misterioso chiamato Administrator la cui password però è la stessa dell'utente loggato (che a volta non ha i privilegi di amministratore). Insomma, un casino.
  • Time Machine: High Sierra dispone di un server Time Machine integrato. Collegate un HD esterno, spuntate un'opzione e in teoria siete a posto. In pratica, il backup si corrompe dopo pochi giorni, ma lo scoprite solo dopo molte settimane; il che equivale a dire che, per più d'un mese, avete vissuto nell'illusione di essere protetti in caso di malfunzionamento; in realtà nessun dato veniva salvato. Soluzione: abbiamo riesumato la vecchia AirPort Extreme e collegato a lei l'hard disk esterno.
  • Installazione e Aggiornamenti: Personalmente non ho avuto nessun problema con l'aggiornamento a High Sierra e update successivi, ma per il lavoro che faccio potrei raccontarvi decine di storie horror di Kernel Panic (errori irreversibili), lentezza del disco, lentezza del WiFi e altre amenità che vi risparmio.
  • Anomalie Grafiche: Dopo uno standby, alla prima riapertura del display, lo schermo si riempie per un istante di artefatti grafici giallastri. Poi dopo funziona tutto come al solito, ma non è bello da vedere.
  • Riavvii à la Windows: Di tanto in tanto, per questa o quella ragione, serve un bel riavvio. Soprattutto dopo molti giorni di uso continuato. Sembra passato un secolo da quando si faceva a gara a chi teneva il Mac acceso per più tempo (record personale:114 giorni continuati).
  • Spotlight: Di tanto in tanto, e senza apparente ragione, l'indice di Spotlight si corrompe, costringendo ad una ricostruzione. E in qualche caso è stato necessario ricorrere a utility esterne, perché macOS si lamentava di un misterioso "errore sconosciuto" che gli impediva di farlo da sé.

Alcuni Grossi Problemi



Al di là di queste cosette, che possono infastidire o meno ma che non costituiscono una minaccia seria, ci sono stati nel corso degli ultimi mesi degli episodi francamente sconcertanti. Bug e violazioni della sicurezza che non ci si aspetterebbe mai da una società del calibro di Apple, e di sicuro non da un sistema operativo di classe Unix come macOS.

A novembre 2017, per esempio, c'è stata una settimana in cui ogni giorno ne usciva una nuova. Tutto è iniziato con un bug che consentiva di accedere come amministratore a qualunque Mac senza conoscerne la password di amministratore; peccato che la pezza introdotta per correggere questo difetto abbia introdotto un altro bug che impediva agli utenti di autenticarsi e connettersi ai volumi remoti. Senza contare il balletto dell'aggiornamento che per alcuni andava ma per altri no, e che costringeva e reinstallando dopo l'avvio. Un disastro totale.

Alla fine, e senza entrare troppo nel dettaglio, la situazione è la seguente: occorre mettere mano continuamente per mantenere la stabilità o l'operatività del sistema. Nelle giornate no, pare di stare su Windows; nelle altre, sembra quasi che il Mac abbia una personalità tutta sua, e anche parecchio lunatica. Dunque, ben venga la decisione di Apple di focalizzarsi su stabilità e robustezza con la prossima versione di macOS, la 10.14 attesa per il WWDC 2018. Attendiamo trepidanti (anche se, per qualche ragione, al Mac alla fin fine perdoniamo sempre tutto, chissà perché).

Esito Finale


(Aggiornamento 25 maggio 2018)

Alla fine, sul Mac mini in salotto che fa da media center, ho reinstallato Sierra. E siccome non esiste una procedura ufficiale di Apple per farlo, ho dovuto salvare tutti i dati su hard disk esterno, brasare il disco, reinstallare Sierra (che non è stato facile reperire su App Store), rimettere i dati al loro posto, risolvere i problemi del portachiavi che continuava a chiedere le password mille volte al giorno. Ma finalmente il sistema è stabile, e soprattutto il telecomando Apple Remote funziona sempre. Fine della brutta storia.

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